RIESCI A VEDERE E A STARE CON LA TUA FERITA: TEMPO DI GUARIGIONE

Quante volte succede che non siamo in contatto con noi stessi veramente? Ci perdiamo nella routine degli eventi, gli orari di lavoro, gli hobby, gli amici, le distrazioni e poi un giorno la vita ti mette davanti il grande Maestro che improvvisamente fa cadere tutto quel Mondo che ti eri costruito, pensando di aver guarito le ferite più grandi perché non le sentivi sanguinare, non facevano più male.

Passiamo da un corso a un altro, leggiamo libri di consapevolezza, facciamo il lavoro personale o almeno crediamo di farlo, la nostra coscienza è tranquilla e ce la raccontiamo così bene…. raggiungiamo comprensioni che non scendono al cuore, rimangono nella mente, la testa è piena di concetti e di buoni propositi, di comprensioni teoriche di come e cosa significano le ferite dell’infanzia o quelle delle esperienze più recenti…sappiamo tante cose…. e quando pensiamo di aver veramente guarito i dolori più grandi ecco che la vita ti fa fermare a osservare…..

La caduta, davanti a un evento che apparentemente viene a portar persino felicità, diventa incredibile osservare come lì dietro c’è ancora tanto dolore….questo succede perché la vita ci fa vivere delle esperienze che ci fanno scendere al cuore…e sono proprio lì le ferite. Quando dico che l’energia non è nè buona nè cattiva, solo ci guida in un cammino che ci fa espandere e contrarre, che ci fa brillare e oscurare…questo è l’eterno gioco dello Yin e dello Yang, fondamentale per la creazione della vita.

Cosa c’è nel nostro cuore che nascondiamo a noi stessi? perché è così difficile stare degnamente in contatto con il dolore che portiamo dentro? perché riusciamo a pensare di essere in profondità, invece restiamo volutamente in superficie per paura di quel dolore, costruendoci sopra degli ottimi scenari illusori? avete mai osservato che i più grandi dolori ci portano in contatto con una dimensione interiore che può essere guarita solamente con l’amore più grande?! La nostra Anima sta solo aspettando il nostro amore…non quello degli altri…. per questo non smetterà mai di sanguinare finché non impariamo davvero a darglielo.

Non è più tempo di fuggire, non è più tempo di nascondere, non è più tempo di ingannarci…. siamo bravi a raccontarci le storie..così bravi che diventiamo ciechi e, anche se sembra che avanziamo., siamo sempre fermi nello stesso punto…solo con più informazione di prima.

La guarigione avviene quando hai il coraggio di entrare nel dolore del tuo cuore… stare con quel dolore come il suo miglior amico, accoglierlo, amarlo, ringraziarlo…quando sembra che tutto quello che hai fatto non è servito, quando sembra che sei brutto, antipatico, fuori luogo, debole, solo, isolato, antisociale, rabbioso, triste, depresso è proprio lì che puoi dimostrarti il tuo amore, accettarti, coccolarti, osservare da dove viene quel giudizio e quel vuoto e riempirlo con i talenti della tua anima, promettendoti un’azione diversa da quelle che hai fatto tante volte, qualcosa che ti ridà speranza e vita, che ti riporta a te…. osserva quella ferita, sentila, cerca di non fuggire da lei, restaci in contatto, conoscila in ogni sua sfumatura, osserva quel sangue che esce e che ti mostra un’esperienza dalla quale c’è molto da imparare.

Le ferite, in realtà, sono il nostro potenziale maggiore. Una volta guarita diventa un punto di forza e non più la debolezza che abbiamo rifuggito sempre. Siamo vulnerabili, tutti quanti….ed è tua responsabilità accettare che è così e non puoi cambiarlo. Restare nel dolore è un grande insegnamento, rinforza la tua anima, c’è sempre una luce unita a un’ombra….c’è sempre un’ombra unita a una luce.

Ora è un momento importante per fare davvero questo tipo di lavoro su di noi….ci aspettano tempi dove l’energia si accelera sempre di più senza via di scampo. Non fuggiamo ma RESTIAMO in contatto con il nostro cuore che ha bisogno di guarigione, di maturare, di diventare quell’adulto che si prende cura del bambino ferito, quello che dentro urla, fa i capricci, pretende amore dagli altri perchè non sa come darselo, nessuno glielo ha mai insegnato ma tutto si impara, con amore e dolcezza.

In questi giorni dopo l’eclisse, dove il suo influsso ancora è forte e chiaro, abbiamo la possibilità di ordinare il passato, farlo fiorire con il concime (passato) che nutre il nostro presente, facendo uscire i nostri talenti, la nostra forza interiore, la nostra compassione che ci porterà a diventare persone migliori. Non disperiamo…

Buon lavoro!

Ollin

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