Siamo continuamente bombardati da informazioni meravigliose ma, spesso, incomprensibili per molti. Abbiamo atteso l’Era dell’Acquario per tanto tempo, l’era della libertà di espressione, del libero accesso all’informazione per tutti, attraverso le reti, internet, facebook, è impressionante quello che sta succedendo. Speravamo che questo risolvesse tanti problemi ed in effetti, ha un potenziale incredibile nella divulgazione dell’informazione in tutto il Pianeta, ma come sempre nella nostra realtà duale, ha il suo lato oscuro molto forte che va riconosciuto e accettato.
Tanta informazione sta rendendo ciechi, sta creando confusione e non chiarezza. Questo perchè alla base ancora, tutti, stiamo ricercando fuori la Verità e quindi, ci lasciamo condizionare da etichette, nomenclature, personaggi famosi o molto seguiti, Guru e Maestri e non ci ascoltiamo mai, entrando così in confusione. Nessuno può sapere veramente quale strada devi prendere, perchè nessuno può sapere veramente chi sei tu…se nemmeno tu lo sai?! allora perchè continuiamo ad affidarci fuori? in sè è un atto meraviglioso, la fiducia nella vita e nel prossimo è fondamentale, da ricercare sempre in ogni istante ma….se alla base non vi è la fiducia verso noi stessi, diventa un’altra illusione. Nella confusione è difficile credere in noi se, nel mezzo di tante voci, non riesco a riconoscere la mia.
Allora diventa necessario un ABC di base che ci permetta di comprendere cosa sta succedendo. Cosa sono i portali? cosa sono i numeri che si ripetono? come usare l’energia degli astri? come stare centrata se non so dove si trova il mio centro? come calmare la mente se sono 50 anni che farfuglia e non è mai stata zitta un secondo? comprensibile che ci siano problematiche di base in mezzo a questo vociferare senza fine.
Allora propongo di cambiare stile….di rendere questa spiritualità più pratica… di sentire che la spiritualità non è uno scopo di vita ma uno stile di vita, che può essere applicata, anzi DEVE essere applicata in ogni istante, in ogni parola, forma, atteggiamento, pensiero; che spiritualità non significa perfezione, significa saper vivere consapevolmente il che non vuol dire che diventiamo illuminati e nessuna emozione umana ci può più scalfire, ma vuol dire che piano piano impariamo e ci apriamo alla possibilità che la visione della mia vita può essere diversa da come siamo stati abituati fin’ora, che non sono una VITTIMA ma posso prendere le mie responsabilità su ciò che mi accade e solo in quel momento posso veramente cambiare la mia vita perchè inizia a dipendere solo da me e non da fuori; che se cado e mi sporco, posso sempre rialzarmi e imparare a cadere diversamente, senza farmi e fare male, che se mi trovo in situazioni difficili posso sempre trovare una soluzione invece di crogiolarmi nella disperazione; che il dolore e la sofferenza sono parte del cammino spirituale così come la gioia e che solo vivendoli e sentendoli posso imparare le mie lezioni di vita.
Il gioco della vita è un dolore e una felicità continua che si danno il cambio, essere consapevoli non vuol dire non sentire più dolore, ma vederlo come una parte fondamentale della vita da dove posso evolvere ed essere migliore. Nonostante i mille portali aperti, siamo ancora in una dimensione che ha bisogno di questo, il senso di separazione da me e dagli altri ne è una conseguenza, finchè non mi ritrovo unito dentro di me, non troverò mai unione al di fuori.
Le emozioni sono una parte fondamentale della vita su questo Pianeta. Sono meravigliose ma nessuno ci insegna a gestirle e fin da piccoli siamo portati a perderci nei drammi emozionali dell’essere umano. Imparare a riconoscere le proprie emozioni e prendere distanza quando serve, aiuta a essere più oggettivi, a comprendere ed accettare quello che siamo, senza nasconderci dietro a belle frasi o belle foto. Spesso non abbiamo il coraggio di esporre il nostro pensiero solo perchè abbiamo paura del rifiuto o critica/giudizio altrui, tutti cerchiamo di essere accettati dagli altri perchè solo così ci sentiamo importanti. Il concetto di base, invece, è proprio al contrario..se io mi accetto, io posso esprimere il mio Essere, in rispetto e coerenza… e tutto diventa uno scambio di vedute che può solo apportare una grande crescita ineteriore, proprio perchè ogni singolo punto di vista è parte di un piano divino immenso e necessario per l’evoluzione.
Nella praticità, che cosa devo fare? questa domanda è, ormai, ridondante in ognuno di noi… quando siamo nel turbinio di emozioni cosa devo fare? Quando la mente non si azzittisce cosa devo fare? Perchè ho questi pensieri limtanti come li tolgo? Perchè il mio corpo si ammala senza nessuna causa apparente? Oggi esistono molte tecniche che ci possono portare a liberare il dolore emozionale in modo veloce, molto più veloce di tanti anni fa. Tecniche che sono autoapplicabili e ci aiutano a prenderci la nostra responsabilità anche nella risoluzione dei nostri mali.
Chiedere aiuto, comunque, quando non si riesce o si è a un punto morto è fondamentale, perchè nessuno è capace di risolvere tutto da solo. Nella moltitudine di tecniche esiste anche molta confusione e qui ritorniamo all’inizio, quando nella confusione devo cercare quella voce che è il mio cuore, che sono Io…. allora è fondamentale incominciare a instaurare un dialogo con se stessi per ritrovare quella vocina interiore, rafforzarla e potrela riconoscere sempre. Quella vocina sarà la vostra guida e non sempre vi porterà a non sbagliare, ma sicuramente vi porterà a fare le esperienze necessarie alla vostra evoluzione. Se smettessimo di catalogare tutto con bene e male, positivo o negativo, potremmo trascendere la dualità e vedere le cose come realmente sono…tutte utili e fondamentali per il nostro quieto vivere, per arricchirci giorno dopo giorno, per evolvere.
La meditazione è una parte molto importante di questo lavoro personale, non per fuggire dalla realtà, ma per ritrovare quella centratura che ci fa sentire vicini al nostro cuore, quindi a noi stessi, per poter affrontare le cose in modo più equilibrato. Aqquietare la mente non è facile quando questa, è abituata ad avere il dominio…ma non è neanche impossibile, ci vuole disciplina, costanza e pratica…. fare meditazione una volta al mese impiegherà anni per trovare quel silenzio interno che ci permette di ascoltare la vocina, ma se gli dedicate cinque-dieci minuti al giorno (o anche più), vedrete che in un mese avrete trovato un modo sicuro per avere qualche istante di riposo mentale. Ci sono tanti tipi di meditazione, attiva, passiva, immobile, trovate e scegliete quella che fa per voi. Siate detereminati nella vostra scelta e portatela fino in fondo, fate l’esperienza in modo profondo e non superficiale. La meditazione è uno stato naturale che può essere applicato in qualunque momento del giorno, anche mentre fate attività motorie. Ovviamente prima va trovata la via che permette di sapere bene e chiaramente dove si trova quel centro interno e sacro che ci appartiene. Una volta riconosciuto quel luogo interno, sapremo sempre dove tornare quando ci perdiamo negli eventi della vita. Da lì esce la nostra vocina interiore che ci guida…
Continua…
Francesca Ollin Vannini